Gli infortuni sul lavoro possono verificarsi in qualsiasi luogo di lavoro, come la sede, il cantiere, gli uffici oppure durante il tragitto casa-lavoro.
Per infortunio sul lavoro si intende ogni lesione del lavoratore originata, in occasione di lavoro, da causa violenta da cui può derivare un’invalidità permanente o un’ inabilità temporanea. L’infortunio può comportare, nei casi più gravi, anche la morte del lavoratore.
In Italia un’apposita normativa prevede di proteggere i lavoratori sul posto di lavoro e di ridurre il rischio di incidenti e lesioni. Il datore di lavoro è infatti obbligato per legge a predisporre una serie di misure di sicurezza affinchè sia garantito un ambiente di lavoro sicuro e affinchè i propri dipendenti siano protetti contro i rischi di incidenti e malattie professionali. Per tutelarsi nei confronti di tali eventi i datori di lavoro sono obbligati ad assicurare presso l’INAIL la generalità dei lavoratori con i quali intrattengono un rapporto di lavoro subordinato.
A chi spetta il pagamento dell’inabilità temporanea da infortunio sul lavoro?
L’infortunio sul lavoro è indennizzato nel seguente modo:
- Il giorno dell’incidente viene inteso come giornata di lavoro a tutti gli effetti, e quindi retribuito al 100%, a prescindere dall’orario in cui si è verificato l’infortunio;
- I primi 3 giorni di infortunio, chiamati periodo di carenza, sono a carico del datore di lavoro.
Dal 4° giorno in poi, invece, e per tutto il periodo di assenza del lavoratore, la prestazione è erogata dall’INAIL secondo questi parametri:
- 60% della retribuzione fino al 90° giorno;
- 75% della retribuzione dal 91°giorno e fino alla completa guarigione del lavoratore infortunato.
Tuttavia l’INAIL non risarcisce in modo completo l’infortunio subito dal lavoratore ma liquida solo il danno fisico dal 6% di invalidità permanente in poi. Sono esclusi quindi tutti i danni collegati al danno fisico, come il danno da perdita di capacità lavorativa, danno morale, le spese mediche, ecc., e il danno fisico inferiore al 6% di invalidità.
Al lavoratore spetta comunque il diritto a ottenere dal datore di lavoro il risarcimento completo di tutti i danni subiti e, cioè, il danno differenziale fisico e i danni correlati.
Le cause e i luoghi degli infortuni sul lavoro
Per ogni tipologia di lavoro sono presenti determinati rischi che possono causare danni più o meno seri ai dipendenti: si pensi al sollevamento di materiali pesanti, agli incidenti con macchinari, ad attrezzatura inadeguata, a cadute, alla negligenza di un collega oppure alla violazione delle norme sulla sicurezza.
Se da un lato la maggior parte delle richieste di risarcimento riguardano danni subiti da lavoratori che svolgono la propria mansione in fabbrica, nei magazzini o nei cantieri (lesioni dovute a macchinari difettosi, scarsa formazione sul loro utilizzo, caduta da impalcature, ecc.), a volte si verificano incidenti anche in ufficio, nei ristoranti o nei negozi (scivolamenti, scarsa manutenzione, ecc.).
Il datore di lavoro è comunque tenuto alla salvaguardia dei proprio dipendenti da ogni rischio connesso all’attività da loro svolta.
Infortunio in itinere
L’infortunio in itinere è quel particolare caso di infortunio sul lavoro subito dal lavoratore:
- durante il normale percorso tra casa e ufficio o sede di lavoro, sia all’andata che al ritorno;
- durante il normale percorso tra due sedi di lavoro;
- durante il normale percorso tra il luogo di lavoro e quello di abituale consumazione dei pasti, in caso di assenza di mensa aziendale;
dove per normale percorso deve intendersi quello più breve e diretto, salvo variazioni imposte da forza maggiore, quali lavori in corso, traffico eccessivo, ecc., o deviazioni effettuate su ordine del datore di lavoro.
Inoltre, affinchè venga riconosciuto come infortunio in itinere è richiesto che siano utilizzati i seguenti mezzi:
- mezzo pubblico;
- mezzo privato, nel caso in cui si possa dimostrare la mancata copertura del tragitto da parte dei mezzi pubblici, o la loro incompatibilità o eccessiva scomodità rispetto agli orari di lavoro.
In presenza di questi requisiti l’infortunio in itinere viene sempre riconosciuto dall’INAIL che è tenuta ad indennizzare il lavoratore infortunato, a prescindere che si abbia torto o ragione, come invece accade nei normali sinistri stradali.
Come possiamo aiutarti
Alla luce di tutto ciò, si può capire come un grave infortunio sul lavoro possa stravolgere completamente la vita di una persona, sia dal punto di vista fisico sia da quello economico.
In caso di infortunio sul lavoro contatta un professionista specializzato che possa effettuare una gestione completa della pratica, e che, agendo contro il responsabile civile e la sua assicurazione, possa farti ottenere il risarcimento per tutti i danni non coperti dall’INAIL, come i danni fisici di lieve entità, le sofferenze patite, lo stravolgimento della vita, le perdite di reddito nonchè le spese già sostenute e quelle ancora da sostenere.